L’AQUILA – La desginazione di Paolo Gatti quale componente laico della Corte dei Conti (con lautissimo incarico) proposta dalla Regione Abruzzo, tornerà alla discussione del Consiglio regionale. Nulla è più scontato dunque e, anzi, adesso c’è il rischio che possa saltare, vista la determinazione che i capigruppo della minoranza hanno trovato nella Lega Salvini, che si è schierata con la richiesta al presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, di rimettere tutto in discussione.
Tanto tuonò che piovve, dunque. Pioggia, ovvero acqua, come quella della Ruzzo Reti, da dove proviene questa onda lunga politica. Come un effetto domino, la Lega, estromessa dalla discussione sulla nomina del terzo consigliere di amministrazione, oltre gli scontati Cognitti e Grotta, si vendica con l’asse Ginoble-Gatti, puntando dritto su quest’ultimo, in attesa di chiedere a Marsilio il ritiro della delega di Sottosegretario a Umberto D’Annuntiis, che dall’accordo ha ottenuto lui il terzo componente del Cda. Una strategia trasversale che premia l’azione di Sandro Mariani, tra i primi a segnalare l’assenza dei requisiti di imparzialità del politico teramano designato, e tessitore di una intesa con il Carroccio che ha allargato il duello sulla Ruzzo Reti alla sfera della politica regionale.
Soltanto Fratelli d’Italia non ha aderito alla proposta, denotando una chiara spaccatura all’interno della maggioranza di governo alla Regione, di cui non si possono prevedere al momento gli sviluppi. Si tratta comunque di un altro indizio sul probabile passaggio di Gatti nelle fila del partito della Meloni.
A sottolineare questa divaricazione sul piano politico, è il capogruppo del Partito Democratico, Silvio Paolucci: “Le poltrone che hanno unito il centrodestra, sono anche quelle che ora lo spaccano: quella di Gatti alla Corte dei Conti era una nomina forzata e illegittima – ha detto -, oggi lo afferma anche la Lega con un durissimo dietrofront. Il presidente del Consiglio Sospiri ne prenda atto, sottoponga la decisione al Consiglio regionale, come avevano chiesto le opposizioni sin dall’inizio e come chiede oggi anche il principale gruppo di maggioranza".